Di tutto un po' #3 - "Le cose che avrei voluto imparare a scuola"
Non c'è una nicchia. Non c'è un giorno. Non c'è una regola. C'è curiosità. C'è esplorazione. C'è osservazione. C'è un mondo variegato e affascinante con un filo comune: la Comunicazione.
"Di tutto un po'" è una newsletter non convenzionale che si distacca dalle regole che consigliano (giustamente) gli esperti di comunicazione. Miei colleghi.
Qui non troverete un elenco di argomenti ristretti, perché credo che il mondo sia troppo vasto e affascinante per limitarsi a condividere una sola nicchia. Che sia marketing, politica, tecnologia, cultura pop, scienza, lavoro, attualità, qui troverete notizie selezionate (senza un ordine cronologico) condite con un pizzico di ironia e uno sguardo critico.
Ma cosa lega tutti questi argomenti apparentemente separati? La Comunicazione.
Perché alla fine, tutto è comunicazione. E poi, perché è il mio lavoro. Qui nessuna regola. Se non quello di sapere di tutto un po'.
⚒️ STAI PENSANDO DI CAMBIARE LAVORO? LE 17 DOMANDE CHE DEVI PORRE A TE STESSO PRIMA DI FARLO
Le dimissioni volontarie dal proprio posto di lavoro alla ricerca di qualcosa di più soddisfacente continuano ad essere una tendenza in continua crescita (in tutto il mondo). A seguito della pandemia da Covid-19 Anthony Klotz, psicologo e professore della Texas A&M University, individuò la parola “Great Resignation” (le Grandi Dimissioni) per racchiudere questo fenomeno.
Studi recenti confermano l'andamento e mettono in evidenza come non sia stato solo un burnout post pandemia. Al contrario, per comprendere questa attitudine è necessario osservare i cambiamenti culturali e sociali che hanno trasformato in maniera profonda la società moderna.
Eppure, se qualcuno sta pensando di cambiare lavoro, è opportuno farsi delle domande. Per comprendere se davvero è qualcosa di necessario, oppure solo un momento della vita più insoddisfacente di altri.
La giornalista Elle Hunt del The Guardian ha raccolto dagli esperti 17 domande che dovremmo fare a noi stessi prima di cambiare lavoro ➡️ Ready to quit your job? Here are the 17 questions to ask yourself first
🎒“LE 10 COSE CHE AVREI VOLUTO IMPARARE A SCUOLA”
La strada che ognuno di noi percorre è unica e originale. In questo viaggio emozionale il periodo scolastico rappresenta un momento fondamentale per l'intera esistenza: impariamo per la prima volta a collaborare, parlare, condividere, amare, odiare, affrontare sfide, fissare obiettivi, soffrire, gioire e altro ancora. E se la scuola dovrebbe rappresentare il luogo dove tutto questo avviene grazie all'insegnamento e alle possibilità offerte a ogni ragazzo, alcune derive culturali rendono l'istruzione pubblica, in certi casi, il motivo di grandi squilibri sociali.
La scrittrice Karla Jennings ha condiviso qualche anno fa le 10 cose avrebbe voluto imparare dalla scuola (e che forse ancora oggi non vengono ben insegnate) ➡️ “10 Things I Wish I Had Learned in School link”
Riporto quelle che reputo più interessanti, ma vi consiglio di leggerle tutte:
Nessuno possiede l’intera conoscenza
Quello che ognuno di noi percepisce è solo una piccola frazione di ciò che c'è da sapere. Eppure, quante sono le persone che ammettono di non avere tutte le risposte?
Essere popolari a scuola, è una trappola
I bambini che crescono troppo apprezzati non mettono mai in discussione se stessi o le autorità, perché tutto ciò che hanno fatto è stato ricompensato con l'accettazione. Hanno perso alcuni passaggi essenziali nello sviluppo mentale e da adulti non sempre raggiungono la felicità o sanno gestire le crisi.
Molte persone di talento sbocciano tardi
Chi arriva al traguardo con ritardo viene considerato strano. Al contrario, quelli che sbocciano più tardi diventano modelli da imitare perché possiedono la rara esperienza di aver osservato la vita da diversi punti di vista. Il loro modo di approcciare alle cose gli permette di arrivare al successo da adulti con più saggezza.
Prima di conoscere un'altra persona, devi conoscere te stesso
I bambini sono educati per compiacere gli altri, prima ancora di prendersi tempo per se stessi e affrontare i propri obiettivi e desideri. L'altruismo è onorevole, ma se incontrollato può portare a pentimento e risentimento. Per essere un amico, partner o genitore migliore, è necessario prendersi il tempo per diventare indipendenti e felici.
Non esisterà mai il momento per smettere di imparare
Il diploma è visto come un trofeo di competenza e certificazione. Da adulti si raggiungono gli obiettivi e si pensa "ho fatto tutto bene, so tutto, adesso posso smettere di continuare a farlo". Ma non ci sarà mai uno stato di conoscenza totale, sarà solo fingere di sapere con la conseguenza che non si raggiungerà mai un reale stato di serenità. Una cosa è certa: c'è molto più da imparare rispetto a quanto tempo abbiamo per farlo.
👍LE DECISIONI MIGLIORI SI PRENDONO GRAZIE A UNA BUONA CAPACITA’ DI GIUDIZIO
Per prendere decisioni migliori bisogna avere una buona capacità di giudizio.
Una leadership esemplare si ottiene quando sia ha la capacità di combinare le qualità personali con le conoscenze e le esperienze rilevanti nella vita per formulare opinioni e prendere giuste decisioni. Andrew Likierman, professore alla London Business School ed ex direttore della Bank of England, ha raccolto le esperienze di CEO e di leader professionali (soci senior di studi legali, dottori, scienziati, diplomatici, solo per citarne alcuni) per identificare le competenze e i comportamenti che creano le condizioni per cui le persone che decidono riescono a cogliere quello ad altri sfugge. Ha dunque individuato sei elementi chiave che nel loro complesso contribuiscono a sviluppare un "buon giudizio".
In questo articolo, pubblicato su Harvard Business Review, descrive questi elementi e offre suggerimenti per migliorare ognuno di questi aspetti.
Lettura consigliata.
Spoiler: i leader che hanno buon giudizio sono ottimi ascoltatori e sono grandi lettori.
➡️The Elements of Good Judgment
🖥️ L’HOMEPAGE E’ LA COSA PIU’ IMPORTANTE PER GOOGLE?
Lo dice, a quanto pare, lo stesso Google: l’homepage e la pagina più importante di un sito. La prima pagina viene considerata come un punto di partenza per comprendere tutti i collegamenti di un sito web. Non a caso, la home, è anche la pagina che contiene il maggior numero di link (e dunque assume una determinata importanza).
Se gestisci siti, o se vorresti farlo, approfondisci ➡️Are Homepages The Most Important To Google?
Curiosità
⚰️ BENVENUTI NEL CIMITERO DEI FALLIMENTI
Thomas Edison diceva: "Non ho fallito. Ho solamente provato 10.000 metodi che non hanno funzionato".
Dai fallimenti, spesso, possiamo trarre importanti lezioni. E possiamo farlo studiando persino i fallimenti degli altri.
C'è un sito, chiamato "Startup Cemetery" (letteralmente "il cimitero delle startup"), dove sono stati raccolti gli errori di alcune importanti start-up che sono costati la "vita".
Fatevi un giro, con il giusto rispetto. Amen 🙏 ➡️ failory.com/cemetery
🤖 IN ITALIA C’E’ IL COCKTAIL BAR DEI ROBOT
Non è un bar per robot, è un bar dei robot. Al bancone c’è “Toni Compatto”: il braccio meccanico che con precisione, eleganza e accuratezza mette a punto la bevanda scelta dal cliente. Gli ideatori lo descrivono come un hub per l’innovazione, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza del cliente attraverso le nuove tecnologie. Si chiama “Shaker” e si trova a Torino.
Un racconto di chi ci è stato ➡️ Sono stata al cocktail bar dei robot, ecco com’è andata
Vi consiglio anche un giro sul sito web del locale. Molto bello ➡️ makrshakr.com/
📱Profili
surreal_dataviz (Instagram)
Si definisce “33,3% digital designer, 33,3% data visualiser and 33,3% data analyst”
Combina le capacità di analisi dei dati con gli oltre 10 anni di esperienza nella progettazione grafica per creare delle infografiche e dashboard belle, attraenti, facili da navigare e allo stesso tempo chiare e funzionali.
Indigo Traveller (YouTube)
E’ un vlogger che produce documentari viaggiando per il mondo. Ma non aspettatevi le solite mete belle e attraenti. Le destinazioni sono le meno conosciute del mondo e quelle più pericolose. Buona visione.
Frasi
🖋️ CITAZIONI CHE FANNO RIFLETTERE: UNA RACCOLTA DI FRASI INTELLIGENTI DETTE DA PERSONE INTELLIGENTI
Una raccolta di frasi di Morgan Housel, partner di Collaborative Fund - società che aiuta le aziende che operano in contesti ibridi tra profitto e no profit - e autrice del libro “The Psychology of Money” .
Ne riporto alcune, per leggerle tutte ➡️ “Smart Things Smart People Said”
📕 19 CONSIGLI DELL’IMPERATORE MARCO AURELIO PER VIVERE MEGLIO
Nel mondo antico la filosofia era percepita diversamente. Non era un semplice argomento su cui scrivere, riflettere o discutete, ma una vera fonte in cui cercare le regole per vivere al meglio la propria vita.
Una raccolta di consigli di Marco Aurelio. Approfondisci ogni punto qui (è interessante) ➡️ 19 Rules For A Better Life (From Marcus Aurelius)
Metti le persone al primo posto
Non farti sentire lamentarti (nemmeno con te stesso)
Fai solo ciò che è essenziale
Non perdere tempo a preoccuparti delle opinioni altrui.
Non soffrire di problemi immaginari
Concentrati sullo sullo sforzo, non sui risultati
Fatti questa domanda: “Hai paura della morte perché non potrai più fare cosa?”
Scegli la compassione anziché l'indignazione
“Soffiati il naso”. Datti da fare per salvare te stesso (non aspettare sperando che qualcuno lo faccia per te)
Pensa al progresso, non alla perfezione
Lascia andare l'ansia
Fai la cosa più difficile
Svegliati presto
Sii severo con te stesso e tollerante con gli altri
Non aver paura di chiedere aiuto
Tratta il successo e il fallimento allo stesso modo
Sii libero dalla passione e pieno d'amore
L'ostacolo è la via
Fai sempre la cosa giusta
Per chi fa (o a chi piace) il marketing
📄LE LINEE GUIDA DEI DIRITTI DI IMMAGINE E SPONSOR PER LE OLIMPIADI DI PARIGI 2024. ATTENZIONE ALL’AMBUSH MARKETING
Da anni metto a disposizione le mie competenze (da volontario, anche se il tempo e l’impegno sono professionali) per aiutare la Federazione Italiana Gioco Freccette nella comunicazione delle sue attività. Ogni volta che leggo i commenti degli appassionati - in occasione di risultati internazionali rilevanti di atleti italiani - che scrivono “certo che almeno un articolo sul giornale potevate farlo uscire” (o pensieri della stessa natura) resto sempre stupito di quanto effettivamente poco, le persone, conoscano le architetture e le modalità di alcuni settori.
Non entro nella fattispecie, ma uso questa mia esperienza come gancio per condividere le “LINEE GUIDA RULE 40 E AMBUSH MARKETING PER PARTECIPANTI A PARIGI 2024 E AZIENDE NON SPONSOR” rilasciate dal CONI.
E’ un documento che delinea i principi per l’uso dell’immagine dei partecipanti ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 per chiarire quali siano le modalità attraverso le quali i partecipanti possono collaborare con i propri sponsor personali (che non necessariamente, appunto, sono anche sponsor dei Giochi) durante il periodo definito dei “Giochi Olimpici”. Una definizione e una serie di esempi illustrati di ciò che viene considerato “ambush marketing” e dunque cosa è concesso e cosa non è permesso.
Perché molte volte dettagli e complessità vengono ignorati. Quello che c’è dietro ogni campagna o scelta comunicativa è anche legato alle leggi che governano quel settore. E’ comunicazione. E’ marketing.
Ambush marketing è l'espressione comunemente usata in ipotesi di associazione non autorizzata di un marchio a un evento mediatico o all'interno di uno spazio pubblico; ossia quando lo stesso non appartenga ad uno degli sponsor ufficiali.
Questa pratica viene spesso utilizzata in occasione di grandi eventi sportivi, culturali o di intrattenimento, come i Giochi Olimpici o la Coppa del Mondo di calcio.
Considerato il danno, anche economico, che queste iniziative possono comportare, gli organizzatori di eventi si sono dotati di norme volte a contrastarle. L’esempio è appunto la Rule 40 introdotta dal Comitato Olimpico Internazionale in occasione dei Giochi di Rio del 2016.
Sfoglia l’intero documento ➡️ LINEE GUIDA RULE 40 E AMBUSH MARKETING PER PARTECIPANTI A PARIGI 2024 E AZIENDE NON SPONSOR
Lavoro
📱LA GESTIONE DEI SOCIAL MEDIA NON E’ SOLO DEL SOCIAL MEDIA MANAGER
C’è un fatto: gli annunci di lavoro con titolo “Social Media Manager” sono quasi sempre una lista di competenze che, a vario titolo, coinvolgono diverse specializzazioni. Si cerca qualcuno che faccia un po’ tutto. Ma i social evolvono con l’evoluzione dei marketing e la presenza corretta e profittevole su queste piattaforme è data da un lavoro composto da diverse professionalità. Al bando l’approssimazione.
L’elenco dei ruoli necessari in un ufficio di gestione social ➡️ “Emerging social media job titles you need to know for 2024”